Un'infezione della palpebra, che provoca fastidio, può trovare sollievo con le soluzioni naturali.
Simile ad un piccolo foruncolo, l'orzaiolo si manifesta come una zona arrossata e dolente, che in poco tempo aumenta di dimensione e si riempie di pus. Sono i sintomi di un'infezione causata da batteri stafilococchi che colpiscono le ghiandole di Zeiss, collocate alla base delle ciglia. Il disturbo può essere molto fastidioso e provocare il gonfiore della palpebra, mentre al centro dell'orzaiolo può comparire un puntino biancastro che di solito si rompe spontaneamente, con riduzione o scomparsa del dolore.
Più difese, meno tossine
In caso di orzaiolo è bene depurare il fegato, l'organo che più di altri ha il ruolo di difesa e protezione dell'organismo. Secondo la medicina tradizionale cinese, poi, il fegato è il maestro dell'occhio. Sono ottime, allora, le proprietà della bardana, una pianta che purifica il sangue e rinforza il sistema immunitario. Un rimedio a cui associare l'azione drenante del tarassaco: 30 gocce della miscela delle due erbe in poca acqua, due volte al giorno; oppure 3 tazze di infuso di erbe in parti uguali.
Contro i batteri
Per rafforzare le difese naturali dell'organismo contro i batteri si può ricorrere alle proprietà delle bacche di ribes nero: 50 gocce al mattino in poca acqua. Un rimedio a cui associare le proprietà della calendula, detta anche fiorrancio per il colore arancione dei suoi fiori, ricchi di principi attivi lenitivi e antibatterici. Per impacchi e lavaggi, diluire 15 gocce in due dita d'acqua bollita. Dopo aver imbevuto un bastoncino di cotone, tamponare con dolcezza l'orzaiolo, avendo cura di non far entrare il liquido nella parte interna dell'occhio. Un rimedio ottimo anche in pomata.
Per ridurre l'infiammazione
Per far maturare l'orzaiolo, è ottima una ricetta popolare: in un cucchiaio, miscelare acqua tiepida bollita e olio extra vergine di oliva in parti uguali e, dopo avere imbevuto un bastoncino di cotone con l'emulsione, ungere l'orzaiolo evitando di fare entrare il rimedio nell'occhio. Infine, chiudere le palpebre e riposare per qualche minuto. Un rimedio a cui associare le proprietà dell'infuso di sommità fiorite di salcerella oppure di fiori di sambuco: 3 impacchi al giorno con una compressa di garza imbevuta d'infuso tiepido e ben filtrato da lasciare in posa per circa un quarto d'ora. In alternativa, preferire i fiori di eufrasia e camomilla: in un pentolino con coperchio, lasciare bollire per 3 minuti 2 cucchiaini della miscela in 250 ml di acqua. Poi filtrare, lasciare intiepidire e procedere con il lavaggio oculare. Per un impacco, versare 1/4 di litro di acqua bollita si 5 cucchiai di eufrasia e, dopo 10 minuti, avvolgere la poltiglia in una garza e applicare il cataplasma caldo sull'orzaiolo.
Da sapere
Usare asciugamani diversi, per evitare di contagiare i familiari, e non strizzare l'orzaiolo per non infettare i canali delle ghiandole circostanti. Iniziare le cure appena si avverte il dolore ovvero prima della crescita della lesione. Per gli impacchi usare garza sterile e acqua bollita per 10 minuti. Consultare il medico curante se i sintomi si aggravano o non migliorano nell'arco di 4 o 5 giorni.
I cibi si e quelli no
Per circa 2 settimane è meglio evitare i cibi che intossicano il fegato e l'intestino. Invece, è bene inserire nella dieta alimenti ricchi di vitamine C, A, E e di rutina, un bioflanoide contenuto nei vegetali. I cibi da preferire sono: carote e cavolo (vitamina A); spinaci, kiwi, agrumi e prezzemolo (vitamina C); cereali integrali, uova, oli vegetati e noci (vitamina E); salmone, merluzzo e tonno (omega 3). Da evitare: zucchero, sale, latte, latticini, carne rossa, aceto, spezie, insaccati, pomodori, peperoni e melanzane; no anche a pietanze fritte e cibi confezionati.
I rimedi verdi
Contro orzaiolo sono indicati le erbe mediche con azione lenitiva e antibatterica.
Di seguito: ingrediente(I); proprietà(P); preparato(PR)
- I: bardana, tarassaco; P: depurativi; PR: tintura madre, infuso.
- I: ribers nero; P: immunostimolante, battericida e antinfiammatorio; PR: macerato glicerico.
- I: calendula; P: antibatterica, antinfiammatoria; PR: tintura madre, pomata.
- I: salcella, sambuco; P: antinfiammatori; PR: infuso per lavaggio o impacco oculare.
- I: eufrasia, camomilla; P: lenitive, antinfiammatorie; PR: decotto o infuso per lavaggio o impacco oculare.
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