giovedì 10 giugno 2010

Se cala il desiderio


Può colpire lui o lei, avere cause fisiche o psicologiche, ma le piante possono sempre dare una mano.


Nella tradizione erboristica, sono numerose le piante afrodisiache ideali per tonificare l'energia sessuale. Tutte erbe mediche che agiscono su corpo e mente fino a contrastare l'impotenza maschile legata a problemi di erezione e al calo del desiderio. Una disfunzione, quest'ultima, che riguarda anche le donne.

Per stimolare l'eros
La radice di muira puama, una pianta amazzonica detta legno della potenza, stimola i centri del midollo spinale responsabile dell'erezione e potenzia l'eros: 15 gocce o una tazza di decotto, 3 volte al giorno. In alternativa l'epimedio, che secondo la medicina tradizionale cinese è l'afrodisiaco più importante per l'uomo poichè alza i livelli di testosterone e stimola il desiderio. Anche la santoreggia, o il rosmarino selvatico, sono un potente stimolante sessuale spesso unito a una parte di piante calmanti come tiglio o biancospino: 3 decotti al giorno.

Alt a stress e stanchezza
Se impotenza e calo del desiderio sono legati a stress e astenia si può ricorrere eleuterococco, una pianta adattogena che innalza la resistenza psicofisica dell'organismo: 50 gocce in poca acqua 10 minuti prima di colazione per 3 settimane consecutive, per 2 o 4 mesi. Mentre, se si ha la pressione alta, è meglio preferire i semi della betulla. Si, poi, alla damiana, una pianta che combatte i problemi sessuali con componente antidepressiva e, inoltre, stimola il centro nervoso dell'erezione localizzato nella parte lombare della colonna: 20 gocce, 2 o 3 volte al giorno. Per un infuso: 2 cucchiaini di foglie in una tazza di acqua calda. Filtrare dopo 10 minuti e bere 2-3 volte al giorno. In alternativa, giova la panace, una pianta che per il suo aspetto forte e robusto è stata consacrata a Ercole e a lungo impiegata contro impotenza e frigidità.: una tazza di infuso di foglie e radici 2 o 3 volte al giorno.

Per la circolazione
Per favorire l'afflusso di sangue ai genitali, sono ottime le proprietà della corteccia di un grande albero della foresta equatoriale africana, lo Yohimbe. E' una pianta medica che contrasta l'impotenza sessuale vascolare e accende il desiderio. Questo rimedio è da preferire sopratutto se i disturbi sessuali, maschili o femminili, sono accompagnati da nervosismo, ipertensione, vertigini o vampate di calore: 10-15 gocce, 2 o 3 volte al giorno, con cicli mensili da concordare con un esperto. Infine, anche il Ginkgo giova alla circolazione incrementando desiderio e potenza sessuale: una compressa 2 volte al giorno per 1 o 2 mesi.

Da sapere
In caso di disfunzioni sessuali, rivolgersi al medico curante: impotenza e calo del desiderio sono sintomi di disturbi di diversa natura come stress e depressione ma anche di problemi circolatori e diabete. Le erbe afrodisiache possono interferire con l'uso di farmaci. Alcune piante mediche come eleuterococco e santoreggia sono controindicate se si soffre di pressione alta, ansia o tachicardia. Per una cura personalizzata consultare un esperto.

Che cosa fare
Evitare alcol e fumo perchè possono nuocere alla circolazione del sangue. Si a una dieta ricca di frutta, verdura e pesce per garantire l'apporto di vitamine (B, C, E), minerali (magnesio, selenio, zinco), e omega 3. Potenziare l'attività fisica per attivare la circolazione e scaricare ansia e stress. Regolarizzare i ritmi di sonno-veglia e gli orari dei pasti per non affaticare corpo e mente. Si agli oligoelementi: il magnesio contrasta la stanchezza, lo zinco, associato alla vitamina B6, alza il testosterone nel sangue. Da considerare la psicoterapia di coppia. Si alla medicina tradizionale cinese che cura con agopuntura, moxa e erbe.

I rimedi verdi
Per rafforzare l'eros si può ricorrere a più erbe mediche da abbinare con cura.
Di seguito: ingrediente(I); proprietà(P); preparato(PR)
  • I: muira puama, epidemio, santoreggia e rosmarino; P: afrodisiaci, stimolanti; PR: tintura madre, decotto.
  • I: tiglio, biancospino; P: tonici, calmanti; PR: decotto.
  • I: eleuterococco; P: adattogeno, anti stress, energizzante; PR: macerato glicerico.
  • I: betulla; P: previene l'affaticamento, migliora la concentrazione; PR: macerato glicerico.
  • I: damiana; P: afrodisiaca, tonica, antidepressiva; PR: decotto, tintura madre.
  • I: panace; P: afrodisiaca, stimolante; PR: infuso.
  • I: yohimbe, ginkgo; P: afrodisiache, anticoagulanti, stimolanti; PR: tintura madre, compresse.

domenica 9 maggio 2010

Mi è venuto un orzaiolo


Un'infezione della palpebra, che provoca fastidio, può trovare sollievo con le soluzioni naturali.


Simile ad un piccolo foruncolo, l'orzaiolo si manifesta come una zona arrossata e dolente, che in poco tempo aumenta di dimensione e si riempie di pus. Sono i sintomi di un'infezione causata da batteri stafilococchi che colpiscono le ghiandole di Zeiss, collocate alla base delle ciglia. Il disturbo può essere molto fastidioso e provocare il gonfiore della palpebra, mentre al centro dell'orzaiolo può comparire un puntino biancastro che di solito si rompe spontaneamente, con riduzione o scomparsa del dolore.

Più difese, meno tossine
In caso di orzaiolo è bene depurare il fegato, l'organo che più di altri ha il ruolo di difesa e protezione dell'organismo. Secondo la medicina tradizionale cinese, poi, il fegato è il maestro dell'occhio. Sono ottime, allora, le proprietà della bardana, una pianta che purifica il sangue e rinforza il sistema immunitario. Un rimedio a cui associare l'azione drenante del tarassaco: 30 gocce della miscela delle due erbe in poca acqua, due volte al giorno; oppure 3 tazze di infuso di erbe in parti uguali.

Contro i batteri
Per rafforzare le difese naturali dell'organismo contro i batteri si può ricorrere alle proprietà delle bacche di ribes nero: 50 gocce al mattino in poca acqua. Un rimedio a cui associare le proprietà della calendula, detta anche fiorrancio per il colore arancione dei suoi fiori, ricchi di principi attivi lenitivi e antibatterici. Per impacchi e lavaggi, diluire 15 gocce in due dita d'acqua bollita. Dopo aver imbevuto un bastoncino di cotone, tamponare con dolcezza l'orzaiolo, avendo cura di non far entrare il liquido nella parte interna dell'occhio. Un rimedio ottimo anche in pomata.

Per ridurre l'infiammazione
Per far maturare l'orzaiolo, è ottima una ricetta popolare: in un cucchiaio, miscelare acqua tiepida bollita e olio extra vergine di oliva in parti uguali e, dopo avere imbevuto un bastoncino di cotone con l'emulsione, ungere l'orzaiolo evitando di fare entrare il rimedio nell'occhio. Infine, chiudere le palpebre e riposare per qualche minuto. Un rimedio a cui associare le proprietà dell'infuso di sommità fiorite di salcerella oppure di fiori di sambuco: 3 impacchi al giorno con una compressa di garza imbevuta d'infuso tiepido e ben filtrato da lasciare in posa per circa un quarto d'ora. In alternativa, preferire i fiori di eufrasia e camomilla: in un pentolino con coperchio, lasciare bollire per 3 minuti 2 cucchiaini della miscela in 250 ml di acqua. Poi filtrare, lasciare intiepidire e procedere con il lavaggio oculare. Per un impacco, versare 1/4 di litro di acqua bollita si 5 cucchiai di eufrasia e, dopo 10 minuti, avvolgere la poltiglia in una garza e applicare il cataplasma caldo sull'orzaiolo.

Da sapere
Usare asciugamani diversi, per evitare di contagiare i familiari, e non strizzare l'orzaiolo per non infettare i canali delle ghiandole circostanti. Iniziare le cure appena si avverte il dolore ovvero prima della crescita della lesione. Per gli impacchi usare garza sterile e acqua bollita per 10 minuti. Consultare il medico curante se i sintomi si aggravano o non migliorano nell'arco di 4 o 5 giorni.

I cibi si e quelli no
Per circa 2 settimane è meglio evitare i cibi che intossicano il fegato e l'intestino. Invece, è bene inserire nella dieta alimenti ricchi di vitamine C, A, E e di rutina, un bioflanoide contenuto nei vegetali. I cibi da preferire sono: carote e cavolo (vitamina A); spinaci, kiwi, agrumi e prezzemolo (vitamina C); cereali integrali, uova, oli vegetati e noci (vitamina E); salmone, merluzzo e tonno (omega 3). Da evitare: zucchero, sale, latte, latticini, carne rossa, aceto, spezie, insaccati, pomodori, peperoni e melanzane; no anche a pietanze fritte e cibi confezionati.

I rimedi verdi
Contro orzaiolo sono indicati le erbe mediche con azione lenitiva e antibatterica.
Di seguito: ingrediente(I); proprietà(P); preparato(PR)
  • I: bardana, tarassaco; P: depurativi; PR: tintura madre, infuso.
  • I: ribers nero; P: immunostimolante, battericida e antinfiammatorio; PR: macerato glicerico.
  • I: calendula; P: antibatterica, antinfiammatoria; PR: tintura madre, pomata.
  • I: salcella, sambuco; P: antinfiammatori; PR: infuso per lavaggio o impacco oculare.
  • I: eufrasia, camomilla; P: lenitive, antinfiammatorie; PR: decotto o infuso per lavaggio o impacco oculare.

venerdì 5 febbraio 2010

Se il colesterolo è troppo alto

Per contrastare il livelli eccessivi di grassi nel sangue, evitando problemi a cuore e vasi, sono utili alcune piante officinali.

L'ipercolesterolemia è sinonimo della presenza nel sangue di elevali livelli di colesterolo, un lipide (grasso) prodotto in modo autonomo dall'organismo, ma che può essere introdotto anche con l'alimentazione. Il colesterolo circola nel corpo legato a delle proteine trasportatrici. La sigla Ldl (Low density lipoprotein) indica la concentrazione di lipoproteine conosciute come "colesterolo cattivo", perchè responsabili della formazione delle placche aterosclerotiche (accumuli di grasso sulle arterie) che possono ostruire i grossi vasi sanguigni e causare malattie coronarie. La sigla Hdl (High density lipoprotein) indica, invece, il cosiddetto "colesterolo buono", ovvero la concentrazione di lipoproteine che rimuovono i lipidi in eccesso trasportandoli dal sangue fino a fegato e intestino, organi preposti al loro smaltimento.

Per il fegato
Per aiutare la funzionalità del fegato, si può ricorrere al carciofo, che è ricco di cinaria, una sostanza amara che contrasta l'accumulo di colesterolo in questo organo e previene la formazione di calcoli alla cistifellea: 40 gocce 3 volte al giorno o in tisana. In alternativa, giovano le proprietà del mandorlo, una pianta medica che aiuta le funzioni del fegato: 50 gocce 2 colte al giorno per 2 o 4 mesi. Se il colesterolo alto è unito a ipertensione, è meglio preferire le proprietà dell'aglio, un bulbo ricco di allicina, una sostanza che blocca l'assorbimento dei grassi e agisce beneficamente sulla circolazione sanguigna: 30 gocce 3 volte al giorno o 1-2 tavolette. Si anche all'olivo: 50 gocce 2 volte al giorno; o al guggul, da cui si estrae una gommoresina ricca che aiuta a ridurre il colesterolo: 6g al giorno, in tisana.

Per l'intestino
Per favorire l'eliminazione dei grassi di troppo o il loro eccessivo assorbimento giovano le proprietà del fieno greco: 30 gocce, 3 volte al giorno. In alternativa, scegliere l'erba medica: 30 goce, 3 volte al giorno.

Per drenare
Per drenare i grassi in eccesso è indicato il frassino: 50 gocce 2 volte al giorno, da associare al tarassaco, che aiuta a normalizzare i livelli di Ldl nel sangue: 30 gocce 3 volte al giorno. Oppure è utile il rosmarino, che stimola il drenaggio dei grassi da parte di fegato e cistifellea, da preferire in caso di problem al metabolismo: 50 gocce 2 volte al giorno, prima dei pasti.

Da sapere
In caso di colesterolo alto è bene consultare il proprio medico di fiducia e comunque, seguire una dieta mirata a modificare il proprio stile di vita. Le erbe officinali possono interferire se si stanno prendendo dei farmaci ed essere controindicate durante la gravidanza e l'allattamento. Per una cura personalizzata è opportuno rivolgersi ad un esperto.

Che cosa fare
  1. Seguire un'alimentazione naturale ed equilibrata aumentando l'apporto di vegetali di stagione e cereali integrali come riso, orzo, farro e quinoa.
  2. Ridurre il consumo di grassi saturi contenuti in cibi di origine animale come carne e salumi, ma anche burro, formaggi e uova.
  3. Preferire alimenti a base di soia (per esempio hamburger e polpette) e formaggi vegetali come il tofu.
  4. Aumentare l'apporto di cibi ricchi di acidi grassi essenziali come frutta a guscio, semi oleosi, pesce nordico e alghe.
  5. Potenziare l'attività fisica per favorire la circolazione del sangue e ridurre fattori di rischio come sovrappeso e obesità.
I rimedi verdi
Contro il colesterolo alto ecco le erbe mediche che aiutano le funzioni di fegato e intestino, due organi che smaltiscono i grassi in eccesso.
Di seguito: ingrediente(I); proprietà(P); preparato(PR).
  • I: carciofo; P: ipocolesterolemizzante; PR: tintura madre, tisana.
  • I: mandorlo; P: ipocolesterolemizzante; PR: gemmoderivato.
  • I: aglio; P: depurativo, vasodilatatore; PR: tintura madre, compresse.
  • I: olivo, guggul; P: depurativi, riequilibranti; PR: gemmoderivato, tintura madre, tisana.
  • I: fieno greco, erba medica; P: riducono l'assorbimento dei gassi; PR: tintura madre.
  • I: frassino; P: drenante; PR: gemmoderivato.
  • I: tarassaco; P: drenante, depurativo; PR: tintura madre.
  • I: rosmarino; P: drenante, stimolante, riequilibrante; PR: gemmoderivato.

sabato 9 gennaio 2010

Manda via l'acne

Punti neri e brufoletti sono la prima sirena d'allarme che chiama cure immediate, anche di origine naturale.

L'acne è una delle dermatosi più diffusa: colpisce di solito gli adolescenti, ma può presentarsi anche in età adulta. Si manifesta sul viso con l'iniziale comparsa dei comedoni, i classici punti neri, che come dei veri e propri tappi ostruiscono le ghiandole sebacee. I batteri, infettando le parti occluse, danno il via all'infiammazione e alla comparsa di pustole gialle che, se non curate, possono trasformarsi in noduli e lasciare cicatrici anche profonde. Spesso questa dermatosi ha un causa di origine ormonale. Perciò, se l'acne è persistente o si manifesta su una parte estesa del viso, il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad uno specialista. In ogni caso, è sempre bene curare la dieta e combattere stitichezza e stress psico-fisico. Infine si può ricorrere all'aiuto di erbe mediche dalle proprietà disintossicanti e riequilibranti in grado di favorire un incarnato roseo e levigato.

Alt alle tossine
Per depurare il fegato e pulire la pelle grassa sono efficaci bardana, tarassaco e carciofo, separatamente o insieme: 30 gocce di tintura madre due volte al dì. La viola del pensione, grazie a un'azione depurativa, antinfiammatoria e decongestionante è la più efficace; da usare in tintura madre, 30 gocce due volte al giorno, o con un decotto lontano dai pasti. La betulla assicura un veloce smaltimento delle tossine: 50 gocce al mattino.

Lava via i batteri
Spesso contro i batteri si ricorre a lavaggi frequenti e aggressivi. La pelle si difende e, per riequilibrarsi, produce più sebo, alimentando il proliferare dei batteri e l'infiammazione. Meglio gli oli essenziali riequilibranti. Per lavare il viso unire a una presa di sapone neutro 2 o 3 gocce di essenza di timo bianco, limone o bergamotto. Giova il Tea tree oil, estratto dall'albero del tè da aggiungere a creme, tonici e cosmetici.

Cura anti-rossore
Leniscono la pelle le essenze di lavanda, camomilla, geranio, rosa e arancio dolce. Per la maschera riequilibrante, mescolare 2 cucchiaini d'argilla, 2 di yogurt naturale e acqua distillata. Unire 3-4 gocce d'essenza e stendere sul viso. Dopo 20 minuti sciacquare. Infine, picchiettate il viso con un batuffolo di cotone imbevuto in un infuso d fiori e foglie di malva, bardana, viola del pensiero o calendula. Giova il gel dalle foglie di aloe.

Da sapere
I rimedi fitoterapici per uso interno sono sconsigliati durante la gravidanza e l'allattamento. Le erbe di uso locale, invece, sono di solito ben tollerate. Le essenze si usano diluite, evitando il contatto con occhi e mucose. Per una cura personalizzata è bene ricorrere al parere di un esperto.

5 consigli utili
  1. Non schiacciare i brufoli: si corre il rischio di espandere l'infezione.
  2. Prendere vitamine: quelle A, C ed E nutrono e rinforzano la pelle.
  3. Attenzione ai capelli lunghi: la frangetta favorisce l'acne sulla fronte.
  4. I cibi si: cereali, olio d'oliva, yogurt, verdure, frutta, pesce e carni magre.
  5. I cibi no: insaccati, alimenti fritti, bevande zuccherate e cibi confezionati.
I rimedi verdi
Le erbe più efficaci contro l'acne si utilizzano sia per via interna sia direttamente sulla pelle. Per uso locale sono utili gli oli essenziali estratti da molte piante ad azione antibatterica e lenitiva.
Di seguito: ingrediente(I); proprietà(P); preparato(PR).
  • I: bardana; P: disintossicante, depurativa; PR: tintura madre, infuso.
  • I: tarassaco, carciofo; P: disintossicante; PR: tintura madre.
  • I: viola del pensiero; P: drenante e decongestionante; PR: tintura madre, infuso.
  • I: betulla; P: depurativa; PR: gemmoderivato.
  • I: timo bianco, limone, bergamotto, albero del tè; P: antibatterica; PR: olio essenziale.
  • I: lavanda, camomilla, geranio, rosa, arancio dolce; P: lenitiva; PR: olio essenziale.
  • I: malva, calendula; P: decongestionante, lenitiva; PR: infuso.
  • I: aloe; P: idratante, lenitiva; PR: gel.

martedì 5 gennaio 2010

Che dolore con il ciclo

Chi più chi meno, tutte le donne vanno in tilt in quei giorni. La natura insegna come affrontarli meglio.

Tensione al ventre, dolore al seno e un cerchio alla testa, in più sbalzi d'umore e nervosismo sono all'ordine del giorno. Sono le prime avvisaglie della sindrome premestruale. Tutti sintomi fastidiosi che si presentano prima del ciclo e che scompaiono con l'arrivo del flusso mestruale. Ma anche problemi psicofisici ben diversi da quelli che invece segnalano la cosiddetta dismenorrea: un'alterazione mestruale accompagnata da disturbi generali e dolori pelvici che persistono durante tutto il ciclo. La mestruazione dolorosa affligge il 50% delle donne e nel 10% dei casi può arrivare ad impedire lo svolgimento delle normali attività quotidiane. Le ricerche recenti individuano l'origine in una maggiore produzione di ormoni estrogeni. Ma ogni donna vive questo periodo mensile a modo suo.

Alt al fastidio
Leniscono i dolori del ciclo l'aletris e la camomilla: 15-20 gocce di uno dei due rimedi in tintura madre, due volte al giorno. L'aletris influisce positivamente sull'equilibrio ormonale: un rimedio da preferire, perciò, se si soffre di cisti ovariche. Allevia il dolore pelvico e la tensione al seno anche il viburno: 15-20 gocce di tintura madre de volte al giorno. In alternativa è ottimo l'assenzio, una pianta consigliata se il dolore uterino ha un'origine nervosa ed è accompagnato da stanchezza psico-fisica. In caso di dolori associati ad ansia, invece, è meglio preferire il luppolo, un'erba sedativa e antispastica.

Più regolarità
Rilassano le pareti uterine e regolarizzano il ciclo achillea, calendula e artemisia: 15-20 gocce di tintura madre due volte al giorno alleviano i disturbi cronici e giovano alle donne con mestruazioni lente, prolungate e congestionate. Combattono la nausea e stimolano il flusso mestruale gli infusi di finocchio e salvia, due piante ricche di fitoestrogeni che giovano agli squilibri ormonali. In alternativa, anche i decotti a base di cannella e zenzero sono utili. Per combattere i problemi legati alla stasi del sangue è efficace il decotto d angelica due volte al giorno per riequilibrare.

Da sapere
L'aletris è una pianta considerata leggermente pericolosa, sopratutto per i bambini e le donne in gravidanza. I rimedi a base d'erbe vanno presi almeno due settimane prima del ciclo. La cura si interrompe alla fine del periodo mestruale. Per una maggiore sicurezza è sempre bene rivolgersi al medico di base, o al ginecologo se i dolori sono anomali o se ci sono altri problemi.

Un aiuto in più
Ricche di principi attivi e prive di effetti collaterali, le gemme di alcune piante giovano ai dolori e alle irregolarità del ciclo. Per godere dei loro benefici si possono prendere in aggiunta ai rimedi prescelti dando così una marcia in più ad ogni cura. Si, allora, alle proprietà del tiglio: 30 gocce due o tre volte al giorno alleviano l'ansia. Ma anche a quelle del lampone, che rilassa la muscolatura uterina e combatte molti disturbi del ciclo come ritenzione idrica, aumento della tensione mammaria, insonnia, palpitazioni e irritabilità.

I rimedi verdi
Per lenire i dolori del ciclo si può ricorrere all'aiuto di alcune erbe in grado di rilassare le pareti dell'utero e regolarizzare il flusso mensile.
Di seguito: ingrediente(I); proprietà(P); preparato(PR).
  • I: aletris; P: antidolorifico; PR: tintura madre.
  • I: camomilla; P: antidolorifico; PR: tintura madre.
  • I: viburno; P: sedativo, spamolitico; PR: tintura madre.
  • I: assenzio, luppolo; P: antispastici e tonici nervosi; PR: tintura madre.
  • I: achillea, calendula e artemisia; P: antinfiammatori; PR: tintura madre.
  • I: finocchio, salvia; P: stimolano il flusso; PR: infuso.
  • I: cannella zenzero; P: stimolano il flusso; PR: decotto.
  • I: angelica; P: riequilibrante; PR: decotto.
  • I: tiglio; P: anti-ansia; PR: gemmoderivato.
  • I: lampone; P: tonico e riequilibrante; PR: gemmoderivato.